SEALteamTwo


Unisciti al forum, è facile e veloce

SEALteamTwo
SEALteamTwo
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
SEAL Team Two
SEAL TEAM TWO
Official Airsoft forum

Ultimi argomenti attivi
» Come eravamo in viet nam (foto)
30 aprile 1975 Empty6th Luglio 2016, 4:18 pm Da COWBOY

» Vietnam Day
30 aprile 1975 Empty14th Giugno 2016, 10:11 am Da COWBOY

» Link 1
30 aprile 1975 Empty14th Aprile 2016, 10:16 pm Da Capt.MIKE

» FAQ( Domande Frequenti )
30 aprile 1975 Empty12th Aprile 2016, 12:39 am Da But

» nuovo club
30 aprile 1975 Empty30th Novembre 2015, 6:05 pm Da COWBOY


30 aprile 1975

3 partecipanti

Andare in basso

30 aprile 1975 Empty 30 aprile 1975

Messaggio Da crooner 30th Aprile 2011, 6:18 pm

Signori oggi di 36 anni fà cadeva l'ultima roccaforte USA in Vietnam .


30 aprile 1975 Immagi11




Il 30 aprile di 35 anni fa, con la caduta di Saigon nelle mani dell'esercito nord-vietnamita, si celebrava ufficialmente l'ultimo atto della guerra del Vietnam. Se per gli Stati Uniti si chiudeva definitivamente e in modo inglorioso uno dei capitoli più dibattuti e controversi della propria storia politico-militare, per il governo di Hanoi si trattava del coronamento di uno sforzo costato quasi trent'anni di guerra ininterrotta e una serie di sacrifici e devastazioni senza fine per il popolo vietnamita.
Dal punto di vista strettamente militare, la caduta della città di Saigon costituì il risultato finale dell'offensiva avviata il 10 marzo 1975 dall'esercito regolare nord-vietnamita (PAVN) finalizzata all'occupazione della zona degli "Altipiani Centrali" quale primo passo verso la progressiva conquista e unificazione territoriale del paese. A dispetto della prudenza a cui erano improntati i piani originali della campagna, l'avanzata dell'esercito di Hanoi fu assai più rapida del previsto e nel giro di poco più di quattro settimane le divisioni nord-vietnamite guidate dal generale Van Tien Dung si ritrovarono in vista del loro traguardo più ambito, la conquista della capitale Saigon e la possibilità di concludere vittoriosamente la guerra prima che l'imminente avvio della stagione monsonica potesse imporre una nuova pausa alle operazioni. L'inaspettato successo dell'offensiva era in gran parte dovuto alle precarie condizioni in cui versavano da tempo le forze armate governative dell'esercito sud-vietnamita (ARVN), la cui situazione si faceva ogni giorno sempre più drammatica sia dal punto di vista dell'efficienza combattiva che da quella del morale delle truppe. Il 9 di aprile tre divisioni dell'esercito nord-vietnamita entrarono in contatto con le forze dell'ARVN attestate a difesa della località di Xuan Loc, lungo la strada statale n°1 che costituiva la principale arteria di comunicazione verso Saigon; la battaglia per il possesso della cittadina infuriò violentissima sino al 20 di aprile ma, nonostante la loro disperata resistenza, i reparti della 18a divisione dell'ARVN riuscirono soltanto a ritardare di qualche giorno l'avanzata delle truppe di Hanoi che ben presto cominciarono a stringere d'asedio la capitale con una forza complessiva di oltre 100.000 uomini appoggiati da mezzi corazzati e artiglieria pesante. La manovra di accerchiamento si concluse il 27 aprile isolando praticamente Saigon dal resto del paese.

La disfatta di Xuan Loc assestò il colpo di grazia alle forze armate sud-vietnamite lasciando di fatto la città priva di difese e alimentando il panico nella capitale. Già nel corso del mese di aprile, di fronte al progressivo deteriorarsi della situazione, gran parte del personale civile e militare statunitense era riuscito a lasciare con largo anticipo il Vietnam tramite un ponte aereo appositamente predisposto, seguito da oltre 50.000 profughi sud-vietnamiti e da circa 2000 bambini orfani di guerra evacuati in base a un programma umanitario d'emergenza (operazione "New Life" e "Babylift"). Col progredire delle ore e l'avvicinarsi delle truppe nord-vietnamite ai sobborghi della città, la situazione a Saigon si fece sempre più caotica e ben presto i cancelli dell'ambasciata americana cominciarono ad essere presi d'assalto da una folla disperata di civili e di ex-militari delle forze armate governative in cerca di un permesso d'imbarco sugli ultimi voli in partenza. Alle prime ore del mattino del 29 aprile colpi di mortaio e granate d'artiglieria sparate dai nord-vietnamiti cominciarono a cadere sulle installazioni dell'aeroporto di Tan Son Nhut rendendo di fatto inagibili le piste principali della base. Di fronte al precipitare degli eventi, l'ambasciatore americano a Saigon, Graham Martin, decise di avviare immediate consultazioni con la Casa Bianca in modo di provvedere allo sgombero immediato di tutto il personale americano ancora presente in città, unitamente a buona parte del personale locale in possesso dei regolari permessi d'espatrio. Il piano d'evacuazione scattò alle ore 11.00 del 29 aprile (nome in codice "Frequent Wind") e venne effettuato con il sostegno degli elicotteri CH-53 e CH-46 in forze alle unità navali della Settima Flotta USA ("Task Force 76") dislocate nel Mar Cinese Meridionale. Un gruppo di piloti della "Air America" (in realtà una compagnia aerea ombra che operava per conto della CIA) si unirono allo svolgimento dell'operazione mettendo a disposizione una ventina di elicotteri Huey in carico alla società. Nel corso della giornata del 29 aprile i piloti dell'US Navy e dell'USMC riuscirono a portare in salvo circa 400 americani e oltre 4000 sud-vietnamiti facendo la spola tra il centro raccolta allestito presso gli uffici dell'attachè militare americano di Tan Son Nhut e le navi militari che attendevano in mare aperto, ma alle ore 22.50 l'operazione venne sospesa a causa dell'impossibilità di garantire la sicurezza del perimetro difensivo della base. Nonostante l'oscurità e il progressivo peggioramento delle condizioni atmosferiche, l'ambasciatore Graham Martin riuscì a fare in modo che le operazioni di volo proseguissero per tutto il corso della nottata utilizzando l'edificio dell'ambasciata come sito d'atterraggio e di decollo. Alle 4.30 antimeridiane del 30 aprile, in base alle ultime istruzioni ricevute direttamente da Washington, l'ambasciatore Martin si vide costretto a revocare i permessi d'imbarco rilasciati al personale sud-vietnamita e a limitare l'evacuazione ai soli cittadini americani ancora presenti all'interno della rappresentanza diplomatica statunitense. Mezz'ora più tardi Graham Martin saliva a bordo di un elicottero CH-46 "Sea Knight" appartenente al "Marine Medium Helicopter Squadron 165" dell'USMC e condotto in salvo a bordo della nave comando per operazioni anfibie "USS Blue Ridge". Gli ultimi americani a lasciare ufficialmente la capitale furono i marines appartenenti al corpo di guardia dell'ambasciata comandati dal maggiore James H. Kean che, dopo aver ammainato per l'ultima volta la bandiera a stelle e strisce, abbandonarono definitivamente l'edificio alle 7.53.

Alle 6.00 del mattino del 30 aprile i primi reparti della 324a divisione dell'esercito nord-vietnamita facevano il loro ingresso in città. Lentamente e in buon ordine le colonne motorizzate e blindate del PAVN cominciarono a sfilare lungo i viali dirigendosi verso i punti chiave della capitale, seguite dalle colonne della fanteria che procedeva a piedi o spingendo a mano le proprie biciclette. L'occupazione della città venne effettuata senza incontrare praticamente alcuna resistenza e venne ripresa dalle telecamere dei corrispondenti e dei giornalisti occidentali rimasti a trasmettere l'evento per le principali reti televisive mondiali. Alle 10.24 il presidente sud-vietnamita Duong Van Minh, in carica da appena tre giorni, annunciava ufficialmente via radio il cessate il fuoco invitando il Governo Rivoluzionario Provvisorio di Hanoi a fissare un incontro in extremis per concordare un passaggio regolare dei poteri istituzionali. Il suo appello giungeva però troppo tardi. Alle 11.30 i carri armati T-54 dell'esercito nord-vietnamita sfondavano le cancellate del palazzo presidenziale di Saigon issando finalmente la bandiera del Fronte di Liberazione Nazionale sulla terrazza dell'edificio. La guerra era finita, ma per il popolo vietnamita cominciava un non meno lungo e doloroso cammino verso la normalità e la riconciliazione nazionale.



30 aprile 1975 Immagi12



Ultima modifica di crooner il 30th Aprile 2011, 10:27 pm - modificato 1 volta.
crooner
crooner
llrp Team Member
llrp Team Member

Messaggi : 555
Data d'iscrizione : 01.12.10
Età : 58
Località : Lesmo

http://www.mcmax.it

Torna in alto Andare in basso

30 aprile 1975 Empty Re: 30 aprile 1975

Messaggio Da But 30th Aprile 2011, 9:58 pm

Una data che tutti noi dovremmo Ricordare .. compreso io che non ricordavo !!
Ottimo Crooner
But
But
Admin

Messaggi : 2441
Data d'iscrizione : 03.09.09
Età : 54
Località : TRIUGGIO

Torna in alto Andare in basso

30 aprile 1975 Empty Re: 30 aprile 1975

Messaggio Da COWBOY 4th Luglio 2011, 10:08 am

sbaglio ho ricordo un film sull'evento!!!
COWBOY
COWBOY
Admin

Messaggi : 1613
Data d'iscrizione : 16.11.09
Età : 44
Località : muggiò

http://www.cipollafrancesco.it

Torna in alto Andare in basso

30 aprile 1975 Empty Re: 30 aprile 1975

Messaggio Da Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.